INDIA: Darjeeling, il fantastico mondo del tè

Darjeeling oggi
Da vera appassionata di tè, da anni cercavo l’occasione di un viaggio per conoscere da vicino le tecniche di coltivazione e lavorazione di questo prodotto della terra che, come nessun altro, ha saputo stimolare rituali, avvicinare le culture, diventare gesto di ospitalità ed anche espressione di una precisa arte di vivere. E’ nei terreni dove altre piante muoiono, a un’altitudine elevata, con clima caldo, poco vento e fitte nebbie mattutine che crescono le più belle foglie di “Camellia sinensis”, offrendo paesaggi incantevoli. Dalla sua scoperta fino all’inizio del Seicento, il tè è rimasto sconosciuto in Occidente: fu grazie all’audacia di un botanico inglese che “rubo'” il segreto della sua fabbricazione, che iniziò ad arrivarvi, dapprima con le carovane, poi con le compagnie marittime. La sua qualità dipende dalla natura dei terreni e dal clima, ma anche dai gesti compiuti durante la raccolta e la lavorazione: si classifica infatti per metodo di raccolta e per colore e offre un’infinita varietà di sapori. La Camellia sinensis cresce rigogliosa in molte aree della Cina, del Giappone, della Corea, di Ceylon, dell’Indonesia, del Vietnam, perfino del Kenya.